Cessione crediti Superbonus, ecco l’idea per sbloccarla

La cessione dei crediti relativa al Superbonus e agli altri bonus edilizi potrebbe ripartire. L’idea è quella di iscrivere i crediti sulla piattaforma dell’Agenzia delle Entrate senza attendere il contratto di cessione del credito con la banca.

La proposta è stata avanzata dall’on. FdI Andrea De Bertoldi, relatore del disegno di legge per la conversione del DL 11/2023, e come reso noto dallo stesso De Bertoldi, il Governo sarebbe favorevole a prenderla in considerazione.

Il DL 11/2023, lo ricordiamo, da una parte ha bloccato la cessione dei crediti Superbonus e bonus edilizi per i nuovi lavori, dall’altra ha fornito una lista di documenti per evitare la responsabilità solidale, che avrebbe dovuto incoraggiare i potenziali acquirenti e far ripartire la cessione dei crediti Superbonus.

Nella realtà sono però necessarie altre soluzioni.

Cessione crediti Superbonus, la proposta per bypassare la scadenza del 31 marzo

Al momento ci sono crediti bloccati nell’iter di approvazione in banca. I tempi necessari per il completamento della procedura renderebbero impossibile rispettare il termine del 31 marzo per comunicare all’Agenzia delle Entrate l’opzione di cessione o sconto in fattura.

Per consentire la cessione dei crediti Superbonus, i crediti potrebbero essere iscritti sulla piattaforma dell’Agenzia delle Entrate fin dal momento in cui sono presi in carico dalla banca.

Questo consentirebbe di comunicare la cessione dei crediti relativi al Superbonus e agli altri bonus edilizi prima della conclusione del contratto con la banca, a condizione che risulti avviata l’istruttoria.

Per riavviare la cessione dei crediti Superbonus è stata inoltre formalizzata, sotto forma di emendamenti al disegno di legge, la richiesta di utilizzare gli F24 in compensazione dei crediti maturati.

Ricordiamo che, secondo l’Agenzia delle Entrate, le banche e le assicurazioni avrebbero la possibilità di acquistare crediti per 17,4 miliardi di euro.

La soluzione definitiva potrebbe quindi arrivare da un mix di misure.

Cessione crediti sismabonus, potrebbe continuare

Le opzioni di cessione del credito e sconto in fattura potrebbero continuare ad essere consentite per gli interventi agevolati con il sismabonus.

Questa modifica consentirebbe la realizzazione di un maggior numero di interventi di miglioramento e adeguamento sismico, ma impatterebbe positivamente anche sul sismabonus acquisto.

Come evidenziato nei giorni scorsi da Ance e Confindustria, ci sono molte imprese di costruzione che hanno avviato gli investimenti, ma non possono riconoscere lo sconto in fattura agli acquirenti perché i preliminari di compravendita non sono stati registrati entro il 16 febbraio.

Edilizia libera, autodichiarazione per dimostrare l’avvio dei lavori

De Bertoldi ha reso noto che il Governo sembra intenzionato a risolvere il problema della data di inizio lavori degli interventi di edilizia libera realizzati nell’ambito di un cantiere incentivato con il Superbonus e gli altri bonus edilizi.

Per questi interventi non è facile individuare la data di avvio dei lavori. Questo significa che, se i lavori sono svolti a cavallo della data del 16 febbraio, la cessione dei crediti Superbonus può andare incontro a degli ostacoli.

Sull’argomento sono stati presentati alcuni emendamenti al disegno di legge, che chiedono di poter dimostrare l’avvio dei lavori di edilizia libera con un’autodichiarazione del professionista e di continuare a consentire la cessione dei crediti Superbonus ai lavori in variante, da realizzare nell’ambito di un intervento già agevolato.

Nei giorni scorsi anche Ance e Confindustria hanno chiesto di poter dimostrare l’inizio dei lavori utilizzando elementi come l’acquisto dei materiali o le date dei contratti.

Il Governo sembra quindi intenzionato a salvare la cessione dei crediti Superbonus per i lavori di edilizia libera.

 

edilportale

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