Perorare una modifica normativa per posticipare la decorrenza della disciplina degli appalti di almeno un trimestre, con decorrenza 1° aprile, per consentire ad aziende, software house e, soprattutto, professionisti, di organizzare i molteplici adempimenti previsti, molto complessi e di difficile attuazione. È una delle richieste che la presidente del Consiglio nazionale dell’ ordine, Marina Calderone e il vicepresidente, Sergio Giorgini, hanno portato all’attenzione del neo direttore dell’Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini, nell’ incontro dello scorso 15 febbraio a Roma presso la sede centrale dell’Agenzia.

Inoltre, accelerare il rilascio del Durf, il documento unico di regolarità fiscale che attesta i requisiti per evitare i controlli sulle ritenute negli appalti, nel periodo intercorrente tra la data di richiesta e quella di rilascio della certificazione. Il nuovo obbligo, contenuto nel dl 124/2019 collegato alla legge di Bilancio, per i committenti di appalti e subappalti superiori a 200 mila euro, sta creando alcuni problemi operativi a imprese e professionisti delegati a causa della ristrettezza dei tempi per il rilascio.

Il Durf, come noto, è valido per quattro mesi dalla data del rilascio, e esente da imposta di bollo e viene rilasciato previa domanda con il possesso di specifici requisiti da parte delle imprese appaltatrici.

Di.Sa: Immaginando che la certificazione possa essere rilasciata, in casi limite, dall’Amministrazione finanziaria entro 30 giorni appare evidente che il richiedente si troverebbe ad applicare e far applicare una disciplina dalla quale potrebbe successivamente essere escluso.

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