Superbonus e bonus edilizi, cadono molti limiti alla cessione del credito

Cadono alcuni limiti per la cessione del credito, che potrà continuare per gli interventi di rimozione delle barriere architettoniche, i lavori di edilizia libera, come l’installazione di caldaie e infissi, e le varianti.

La Commissione Finanze della Camera ha approvato alcuni emendamenti al ddl per la conversione del DL 11/2023 e lunedì continuerà l’esame delle altre proposte di modifica contenute nelle riformulazioni suggerite dal Governo.

Edilizia libera, ok a cessione del credito e sconto in fattura con bonifici e autocertificazioni

Approvato l’emendamento che consente di optare per lo sconto in fattura e la cessione del credito nell’ambito degli interventi di edilizia libera per i quali al 16 febbraio 2023 sono stati effettuati pagamenti o stipulati accordi vincolanti tra le parti per la fornitura di beni da installare. Se non sono stati effettuati acquisti, documentabili da bonifici, o non sono stati stipulati ancora accordi vincolanti, la data può essere attestata dalle autocertificazioni del venditore e dell’acquirente. L’emendamento salva una serie di interventi, come l’installazione di infissi, caldaie e altri lavori che non richiedono titoli abilitativi.

Secondo il DL 11/2023, per poter continuare a scegliere lo sconto in fattura e la cessione del credito, era invece necessario che i lavori fossero iniziati entro il 16 febbraio 2023, ma questa disposizione ha creato incertezze per tutti quei cantieri non ancora avviati, ma per i quali professionisti e imprese avevano già assunto impegni.

Integrazioni CILAS e varianti, via libera all’emendamento

Via libera della Commissione all’emendamento in base al quale, se dopo il 16 febbraio 2023 si presenta un progetto in variante rispetto alla CILAS o al titolo abilitativo richiesto, si potrà comunque continuare ad optare per lo sconto in fattura e la cessione del credito. Per valutare il rispetto del termine del 16 febbraio 2023, si farà riferimento al titolo abilitativo originario.

Barriere architettoniche, approvato l’emendamento per sconto in fattura e cessione del credito 

La Commissione ha approvato l’emendamento che permette di usufruire ancora dello sconto in fattura e della cessione del credito per le spese relative agli interventi di rimozione delle barriere architettoniche incentivati con il Superbonus o con il bonus 75%.

Questi interventi non saranno mai soggetti al divieto di sconto in fattura e cessione del credito, a prescindere dalla data del titolo abilitativo o dei pagamenti.

La Commissione Finanze ha accantonato gli emendamenti sul sismabonus acquisto e sulle case popolari.

Sismabonus acquisto, accantonata cessione e sconto in base alla richiesta del titolo abilitativo

La Commissione ha deciso di accantonare l’emendamento che propone di consentire le opzioni dello sconto in fattura e della cessione del credito a condizione che entro il 16 febbraio 2023 sia stato richiesto il titolo abilitativo per la demolizione e ricostruzione degli edifici con criteri antisismici.

Sul testo dovranno essere condotti ulteriori approfondimenti. Se la Commissione boccerà la proposta, resterà valida la novità introdotta dal DL 11/2023, in base al quale lo sconto in fattura e la cessione sono consentiti solo a chi, entro il 16 febbraio, ha stipulato il contratto definitivo o registrato il preliminare di vendita.

Edilizia popolare e cratere sismico con sconto in fattura e cessione del credito: emendamento accantonato

È stato accantonato anche l’emendamento che, per facilitare la realizzazione dei lavori sugli edifici ex Iacp di edilizia popolare, su quelli delle Onlus e all’interno del cratere sismico, chiede di mantenere le opzioni della cessione del credito e dello sconto in fattura a prescindere dalla data del titolo abilitativo o dei pagamenti.

Ci sono infine emendamenti su cui la Commissione non si è ancora pronunciata e che saranno esaminati lunedì. Si tratta della possibilità di utilizzare i crediti in 10 anni e di compensarli con debiti previdenziali e assistenziali, delle modifiche alle regole sulla remissione in bonis e di interpretazioni per evitare intoppi nelle pratche.

Superbonus, sismabonus, sismabonus acquisto e bonus 75%, credito di imposta utilizzabile in 10 anni

Lunedì la Commissione si esprimerà sugli emendamenti propongono che, per gli interventi agevolati con il Superbonus, con il bonus 75% barriere architettoniche, con il sismabonus e il sismabonus acquisto,  danno la facoltà di utilizzare in 10 anni, invece che in 4, i crediti di imposta derivanti dalle opzioni di sconto in fattura e cessione del credito inviate all’Agenzia delle Entrate entro il 31 marzo 2023.

L’intenzione è prorogare e ampliare l’iniziativa fino ad ora limitata agli interventi agevolati con il Superbonus e alle operazioni perfezionate entro il 31 ottobre 2022. La misura renderebbe quindi più facile lo smaltimento dei crediti bloccati.

Cessione del credito: compensazioni più ampie e proroghe

Sarà esaminata anche la possibilità di utilizzare i crediti fiscali fermi per compensare i debiti previdenziali, assistenziali e tributari.

Potrebbe poi diventare possibile comunicare all’Agenzia delle Entrate l’opzione dello sconto in fattura o della cessione del credito anche se non ancora in possesso di un contratto con la banca, a condizione però che la banca stessa abbia avviato l’istruttoria.

Dovrebbe inoltre essere modificato il funzionamento della remissione in bonis, fino ad ora consentito solo a chi è in possesso di tutti i requisiti per ottenere la detrazione ed esercitare le opzioni di sconto e cessione, tra cui un contratto di cessione con una banca. A fronte di una sanzione di 250 euro, anche senza aver sottoscritto il contratto con la banca, sarebbe possibile inviare le comunicazioni entro il 30 novembre 2023.

SAL facoltativi per i bonus edilizi, SOA per ogni contratto

In attesa di una pronuncia ci sono anche gli emendamenti che, come sollecitato dall’associazione dei Commercialisti, contengono un’interpretazione autentica di alcune norme che hanno creato dubbi tra i beneficiari dei diversi bonus edilizi.

Per gli interventi agevolati con bonus edilizi diversi dal Superbonus, si potrebbe scegliere lo sconto in fattura o la cessione del credito senza dover obbligatoriamente rispettare le regole sui SAL, previste invece per il Superbonus.

Sempre nell’ambito dei lavori che usufruiscono dei bonus edilizi diversi dal Superbonus, gli emendamenti chiedono di chiarire che l’indicazione delle spese per il rilascio del visto di conformità nel computo metrico e nelle asseverazioni è facoltativa.

Interpretando i nuovi obblighi sulla qualificazione SOA, gli emendamenti chiariscono che la soglia di 516mila euro deve essere calcolata in riferimento al singolo contratto di appalto o subappalto. Ricordiamo che anche il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici è intervenuto con una serie di chiarimenti sulle attestazioni SOA per le imprese che lavorano nei cantieri del Superbonus e degli altri bonus edilizi.

 

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