Vediamo insieme la differenza tra appalto “a corpo” e “a misura”.
Nell’appalto a corpo il corrispettivo è determinato in una somma fissa e invariabile, definita sulla base del ribasso percentuale applicato all’importo posto a base d’asta.
Tale importo non può essere modificato in funzione della quantità o qualità delle prestazioni effettivamente eseguite.
Non rilevano i computi metrici estimativi, né le singole voci di costo, trattandosi di un prezzo “chiuso”, che trasferisce sull’appaltatore l’intero rischio delle eventuali differenze tra attività previste e attività svolte.
Nell’appalto a misura il prezzo è calcolato sulla base delle quantità effettive delle lavorazioni eseguite, applicando a ciascuna di esse un prezzo unitario predeterminato.
Il corrispettivo è quindi variabile: potrà aumentare o diminuire in funzione dell’effettivo sviluppo delle attività, e l’onere della variazione grava sulla stazione appaltante.
Il costo complessivo è quindi determinato “a consuntivo” e presuppone l’utilizzo di computi metrici estimativi dettagliati, con riferimento puntuale agli elaborati grafici e ai prezzi desunti dai prezzari regionali.
Di.sa. ricorda che, la scelta tra appalto “a corpo” o “a misura” è rimessa alla discrezionalità della stazione appaltante.