Ha acquisito piena efficacia la digitalizzazione del ciclo degli appalti e dei contratti pubblici, come previsto dal nuovo Codice degli Appalti, che si applica a tutti i contratti di appalto o concessione, di qualunque importo, nei settori ordinari e nei settori speciali.
Il nuovo sistema ruota intorno alla Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici (BDNCP), che interagisce con le piattaforme certificate utilizzate dalle stazioni appaltanti, e con i database delle amministrazioni contenenti le informazioni necessarie alle stazioni appaltanti e agli enti concedenti per gestire le varie fasi del ciclo di vita dei contratti pubblici.
Ai sensi dell’art. 21 del nuovo Codice, d’ora in poi le fasi di programmazione, progettazione, pubblicazione, affidamento ed esecuzione di appalti e concessioni saranno gestite dalle stazioni appaltanti mediante piattaforme di approvvigionamento digitale certificate, di cui ogni ente pubblico deve avvalersi.
In particolare, le piattaforme saranno utilizzate per le seguenti attività:
- la redazione o per l’acquisizione degli atti relativi alle varie procedure di gara;
- trasmissione dei dati e documenti alla BDNCP;
- accesso alla documentazione di gara;
- presentazione del Documento di gara unico europeo;
- presentazione delle offerte;
- apertura, gestione e conservazione del fascicolo di gara;
- controllo tecnico, contabile e amministrativo dei contratti in fase di esecuzione;
- gestione delle garanzie.
Di.sa. ricorda un’altra novità importante, riguardante la pubblicità degli atti di gara, per i quali non si utilizzerà più la Gazzetta Ufficiale, ma la banca dati ANAC, che trasmetterà i dati all’Ufficio delle pubblicazioni dell’Unione Europea per appalti sopra soglia.