Il documento unico di regolarità contributiva (DURC) è l’attestazione della regolarità dei pagamenti agli enti INPS, INAIL e Cassa Edile. Tale documento è finalizzato alla repressione del lavoro nero e delle irregolarità assicurative e contributive.

Di.sa. ricorda che la falsa attestazione di regolarità contributiva può costare non soltanto l’esclusione da una gara, ma anche l’interdizione da altre gare e l’annotazione al casellario informatico da parte di ANAC.

Ne è testimonianza il caso affrontato dal TAR Lazio con la sentenza n. 11201/2022.

Il TAR ha ribadito che il possesso dei requisiti di partecipazione alle gare pubbliche è richiesto, non solo al momento di scadenza del termine di presentazione dell’offerta, ma per tutto l’arco temporale in cui si articola il procedimento di gara, proprio per non alterare la par condicio tra i concorrenti.

E’ onere dell’operatore chiedere di partecipare verificando, con diligenza e competenza, il possesso di tutti i requisiti richiesti dalla stazione appaltante, la cui mancanza deve essere, quindi, imputata, a titolo di colpa, allo stesso partecipante.

Il fatto che la società abbia partecipato alla gara nonostante il DURC non fosse in regola con i previsti versamenti previdenziali, costituisce motivo per l’annotazione della società nel previsto casellario e per l’adozione della conseguente sanzione.

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