È ancora solo una proposta di legge che dovrà passare l’esame delle commissioni, poi dell’assemblea, prima di diventare un disegno di legge vero e proprio e il consueto passaggio Camera-Senato.

In questa proposta viene previsto un bonus base del 60%, fino ad un valore massimo della detrazione di 100.000 euro, da ripartire in dieci quote annuali di pari importo, con un orizzonte temporale sufficientemente ampio (12 anni), finalizzato al miglioramento antisismico ed energetico del patrimonio immobiliare.

L’obiettivo è il raggiungimento almeno della classe di prestazione energetica E dell’edificio entro il 2035 e della classe di prestazione energetica D entro il 2040.

La detrazione base diventa poi un vero e proprio Superbonus con un’aliquota del 100% al verificarsi di 3 condizioni contemporaneamente:

  • gli interventi devono riguardare l’abitazione principale del contribuente;
  • gli interventi devono essere eseguiti da contribuenti con reddito di riferimento non superiore a 15.000 euro annui, innalzato in base al numero dei componenti del nucleo familiare secondo la tabella di cui all’articolo 119, comma 8-bis.1 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77;
  • gli interventi riguardano edifici di classe di prestazione energetica G, con obbligo di raggiungere la classe E entro il 2035.
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