Una stazione appaltante è legittimata a revocare una procedura di gara qualora voglia promuoverne un’altra di più ampio respiro, il cui progetto di fattibilità tecnica ed economica sia stato approvato e finanziato con fondi PNRR.

Lo conferma la sentenza n. 7512/2022 del TAR Campania, con la quale il tribunale amministrativo ha avallato la scelta di un’azienda ospedaliera che ha revocato una procedura di gara per sopravvenute nuove esigenze, dovute alla necessità di non inficiare un progetto di fattibilità tecnica ed economica del PNRR già approvato, con la conseguente predisposizione degli atti per l’espletamento di una nuova gara.

Nel giudicare la questione, il TAR ha evidenziato che è emersa da parte della Stazione Appaltante la necessità dell’elaborazione di un progetto più ampio rispetto al precedente, senza sovrapporre le progettazioni e fruendo del finanziamento già concesso, a cui si aggiungono i finanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

In quest’ottica, si mostra giustificata la revoca della procedura finalizzata a realizzare un progetto “minore”, laddove il progetto di maggiore ampiezza si mostra unitariamente valutabile, configurando l’obiettivo della realizzazione di opere organiche e la possibilità di fruire di nuovi finanziamenti.

Di.sa. ritiene che, in tale contesto, la revoca della precedente gara, giunta all’esame delle offerte, senza procedere all’aggiudicazione, è giustificata, nell’esercizio della discrezionalità rimessa alla Pubblica Amministrazione.

 

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