Il nuovo Codice Appalti potrebbe essere sul tavolo del Consiglio dei Ministri e ricevere l’approvazione definitiva a breve, al massimo entro la prossima settimana.

Per rispettare le scadenze del PNRR, il nuovo Codice Appalti dovrebbe entrare in vigore entro il 31 marzo 2023 e infatti lo schema del Codice Appalti prevede che le nuove disposizioni entrino in vigore entro il 1° aprile e acquistino efficacia a partire dal 1° luglio 2023.

Questi 3 mesi non sembrano sufficienti e in molti, tra addetti ai lavori, Parlamento, Corte dei Conti e Autorità Anticorruzione, hanno ribadito la necessità di un periodo transitorio e di ulteriori semplificazioni.

Di.sa. ricorda alcune delle novità del nuovo Codice Appalti, come la riduzione dei livelli di progettazione, che passeranno da 3 (progetto di fattibilità tecnico-economica, progetto definitivo e progetto esecutivo) a 2 (il progetto di fattibilità tecnico-economica e il progetto esecutivo), il ricorso all’appalto integrato senza limiti e l’affidamento in house della progettazione.

Le novità del Codice Appalti non convincono tutti gli operatori del settore. Nei giorni scorsi, il Presidente dell’ANAC, Giuseppe Busia, ha evidenziato che occorre investire nella qualità della progettazione e che l’appalto integrato può essere utile per gli appalti più complessi, ma non deve essere la regola

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