Con l’approvazione definitiva da parte del Senato del disegno di legge per la conversione del DL sulla semplificazione fiscale, si sblocca in parte, la cessione dei crediti corrispondenti ai bonus edilizi.

Le banche potranno cedere a tutte le Partite Iva tutti i crediti, senza dover verificare che la comunicazione della prima cessione o dello sconto in fattura sia avvenuta dopo il 1° maggio 2022.

Di.sa. sostiene che lo sblocco retroattivo rappresenta una delle misure per rimettere in moto il mercato dei crediti fiscali corrispondenti ai bonus edilizi, ma non sblocca definitivamente il problema.

Gli operatori, infatti, chiedono altre misure, come la trasformazione degli intermediari finanziari controllati dallo Stato italiano come CdP e Mediocredito in compratori di ultima istanza del credito fiscale, la rimozione della responsabilità solidale, l’adozione da parte delle banche di regole comuni per il trattamento delle imprese cedenti e la possibilità per le imprese di poter utilizzare l’anno prossimo i crediti che non sono riuscite ad usare quest’anno.

Queste misure che non hanno trovato spazio nel Decreto sulla semplificazione fiscale, si sperava fossero incluse in un altro provvedimento allo studio del Governo, come il Decreto Aiuti bis.

Da settimane, infatti, si parlava di un nuovo intervento sulla responsabilità solidale nella cessione dei crediti edilizi ed erano arrivate rassicurazioni sul possibile inserimento di una norma all’interno del Decreto Aiuti bis che però, alla fine, non ha trovato posto per questo correttivo, rimandando alla prossima legislatura ogni nuovo intervento.

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