Superbonus, Giorgetti: ‘il 110%, lo sconto e la cessione per tutti non torneranno più’

“La stagione del Superbonus al 110% per tutti e delle opzioni di sconto in fattura e cessione del credito per un numero amplissimo di interventi non tornerà mai più”. Lo ha affermato ieri il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, durante il convegno “I bonus edilizi e le opzioni di sconto e cessione” organizzato a Roma da Eutekne.

Sembra invece certa la proroga al 30 giugno 2023 del Superbonus per le unifamiliari, e una disciplina transitoria che consenta ancora lo sconto in fattura e la cessione del credito per gli interventi di edilizia libera e per il sismabonus acquisto.

In tema di cessione del credito, sembra sfumare la possibilità che le banche possano utilizzare gli F24 dei clienti.

Non è chiaro se questi interventi di modifica alla normativa sul Superbonus e sugli altri bonus edilizi entreranno nel ddl per la conversione del DL 11/2023, che ha bloccato lo sconto in fattura e la cessione del credito, o in altri provvedimenti.

A prescindere dal veicolo normativo, sembrano chiare le intenzioni del Governo, illustrate non solo da Giorgetti, ma anche dall’on. Andrea De Bertoldi, relatore in Commissione Finanze della Camera del ddl sulla cessione dei crediti.

Superbonus, il 110 non tornerà mai più

Giorgetti ha spiegato che l’obiettivo del Governo è la sostenibilità economica. Un’ipotesi, per garantire un futuro sostenibile, è a suo avviso il dosaggio mirato delle percentuali di detrazione e una perimetrazione accurata delle tipologie di interventi cui consentire ancora lo sconto in fattura e la cessione del credito.

“Una misura che cuba oltre 60 miliardi all’anno non è sostenibile”, neanche se si considerano i ritorni in termini di economia indotta, ha affermato.

Nel suo intervento, Giorgetti ha citato i dati diffusi dall’Enea, che mostrano un costo pari a 75,3 miliardi di euro.

Giorgetti ha fatto riferimento anche ai dati forniti dal Direttore Generale del Dipartimento delle finanze del MEF, Giovanni Spalletta, secondo il quale non è vero che il Superbonus si ripaga da solo in misura pari mediamente al 52%. “Secondo il modello computazionale adottato dal Dipartimento – ha spiegato – la percentuale è molto più bassa, pari al 24% dei costi.

Sull’argomento, lo ricordiamo, è intervenuto anche l’Ufficio parlamentare di Bilancio, che ha smontato gli studi delle associazioni sulla sostenibilità del Superbonus.

Unifamiliari, proroga del Superbonus al 30 giugno 2023

De Bertoldi ha assicurato che il Governo intende prorogare, dal 31 marzo 2023 al 30 giugno 2023, il termine per ottenere il Superbonus al 110% per gli interventi realizzati sugli edifici unifamiliari e le unità immobiliari funzionalmente indipendenti, a condizione che entro il 30 settembre 2022 sia stato completato il 30% dell’intervento complessivo.

Superbonus e bonus edilizi, periodo transitorio per l’edilizia libera

Giorgetti ha spiegato che il Governo è disposto a valutare una disciplina transitoria che tuteli gli interventi di edilizia libera non ancora realizzati, per i quali al 16 febbraio 2023 risultino ordini vincolanti per la fornitura di beni da installare.

La soluzione potrebbe essere quella di prendere in considerazione la data del bonifico o le autocertificazioni dell’acquirente e del venditore sulla data del contratto.

Sismabonus acquisti, l’idea per salvare sconto in fattura e cessione del credito

Per non mettere in difficoltà il sismabonus acquisto, De Bertoldi ha spiegato che lo sconto in fattura e la cessione del credito potrebbero essere consentite a condizione che entro il 16 febbraio sia stato richiesto il titolo abilitativo per la demolizione e ricostruzione degli edifici.

Il DL 11/2023 prevede invece che lo sconto in fattura e la cessione siano consentiti solo a chi, entro il 16 febbraio, ha stipulato il contratto definitivo o registrato il preliminare di vendita.

Cessione del credito, no all’uso degli F24

Giorgetti si è detto “più freddo” sulla possibilità che le banche utilizzino gli F24 dei clienti. Citando i numeri forniti dall’Agenzia delle Entrate, Giorgetti ha affermato che molte banche “sono ben lontane dall’aver già acquisito volumi di crediti di imposta tali da rischiare di non avere spazio per poterli utilizzare nei propri F24 che presenteranno da qui al 2026”.

edilportale

 

 

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